Conferenza Stampa di presentazione SERINNOVATION
Grazie al supporto della Regione del Veneto si è costituito il primo Gruppo Operativo sulla Sericoltura in Italia
Grazie al supporto della Regione del Veneto si è costituito il primo Gruppo Operativo sulla Sericoltura in Italia
Quando testate giornalistiche e trasmissioni radio e tv, sia nazionali che internazionali, entrano in contatto con la Seta Etica ne parlano con entusiasmo e stupore. Ecco come viene raccontata questa filiera 100% italiana da giornalisti, registi e fotografi su carta stampata e on-line.
Domenica 25 giugno le telecamere di Rai1 hanno coinvolto il grande pubblico in un interessante viaggio, raccontato durante la puntata di Linea Verde Estate: ambiente, storia, tradizioni, prodotti tipici e varie tipologie di eccellenze dei territori bagnati dal Piave, tra cui la Seta Etica.
Dal baco da seta una fibra per gioielli “Così la ricerca agricola salva l’ambiente” da LA STAMPA del 12/06/2017 di Maurizio Tropeano Dal gambero della Louisiana, una specie infestante, infatti, i ricercatori del CREA-AA (Agricoltura e Ambiente), laboratorio di Padova (ex CREA-API Unità di Ricerca per l’Apicoltura e la Bachicoltura) hanno ottenuto «per i pesci d’acquacoltura mangimi efficienti, economicamente sostenibili e con basso impatto sull’ambiente e sulle risorse». Mentre dalle bucce e dai vinaccioli delle vinacce «sono stati ricavati semilavorati (farine) utilizzabili direttamente o da cui estrarre molecole bioattive (polifenoli), antiossidanti naturali dalla proprietà nutraceutiche». Ed il baco da seta, in questo quadro, spiega il CREA-AA, «rappresenta una vera e propria miniera»: attraverso un innovativo processo i ricercatori sono riusciti a ottenere una fibra di alta qualità, utilizzata per gioielli misti con seta e oro e prodotti biomedici, mentre i prodotti di scarto della filiera sono recuperabili e riutilizzabili in sottoprodotti, come olio e proteine per l’alimentazione animale, composti per la cosmesi, imbottiture e seta rigenerata, principi attivi da utilizzare in farmacologia, biomassa per combustibile …
Di seguito alcuni degli articoli e dei comunicati stampa che parlano della partecipazione del CREA-AA e della Seta Etica all’evento,
“La Via Etica della Seta” è un progetto che nasce da una rete d’imprese tra un’azienda orafa e tre cooperative sociali venete che hanno ricostruito l’intero ciclo produttivo della seta. Risvegliando passioni sopite, riscoprendo straordinarie professionalità, coinvolgendo persone, imprese ed istituzioni, dopo circa 50 anni è stata prodotta la vera seta italiana. Una seta ‘etica’, perchè rispettosa dell’ambiente, perchè valorizza il lavoro artigianale ed è controllata e certificata 100% Made in Italy. GELSIBACHICOLTURA Tutto inizia dalle foglie del Gelso, nutrimento esclusivo del baco da seta. Quando raggiunge la maturità dopo la quarta muta, il baco crea il bozzolo di seta, un piccolo capolavoro costituito da un unico filo continuo, che può arrivare anche a superare i 2km. TRATTURA DELLA SETA In questa fase i fili di seta vengono uniti per formare un filo abbastanza resistente da sopportare le successive fasi di lavorazione. Dalle pregiate matasse di seta grezza si arriverà poi al pregiato filato di seta, da utilizzare nel tessile, abbigliamento, accessori, ecc. SETA E ORO Oltre 25 anni di esperienza, uniti alla passione e …
Venerdì 25 novembre 2016 Il Venerdì di Repubblica ha pubblicato un interessante articolo dedicato a “chi cambia lavoro e chi produzione, chi rischia e investe in altri mercati e chi scopre nuovi materiali. Storie di piccoli imprenditori che ce l’hanno fatta. E ora sono un modello”. Tra questi esempi anche la storia di D’orica e della Seta Etica. QUELLI CHE NEL NORDEST REMANO CONTRO. LA CRISI. di Rossana Campisi […] Altra storia ancora, quella di Giampietro Zonta. Vicentino, sessantasette anni, padre di due gemelli, di professione orafo, nel 1989 si licenzia per aprire la D’orica con la moglie Daniela Raccanello. Ma non è tutto facile. «La prima crisi è arrivata dopo sei mesi. Lavoravamo per un solo cliente. Quando ha iniziato a tardare nei pagamenti ci siamo fermati». Ma poi si sono ripresi, riuscendo ad avere clienti in tutto il mondo. Solo fino al 2006 però, quando “sbattono” contro la concorrenza che copia i loro gioielli. Ed è lì che arriva l’illuminazione: puntare su manufatti “sartoriali” esclusivi. La moglie disegna un collarino a cui appendere …
Venerdì 11 novembre 2016 L’Entomofago ha intervistato Silvia Cappellozza, Responsabile della sede di Padova del CREA-API Unità di Ricerca di Api-bachicoltura.
Da Roma a Nove seguendo un filo di seta. E’ proprio la seta 100% italiana ed etica a portare rav Riccardo Di Segni e rav Joseph (Pino) Arbib nell’azienda orafa D’orica, per rinnovare, dopo più 60 anni, un’antica tradizione legata alla realizzazione del talled, lo scialle di preghiera ebraico. Si tratta di un ampio telo di stoffa bianca a strisce azzurre o blu scuro, solitamente di lana, cotone o seta, la cui storia risale ai tempi della compilazione della Torah. I due rabbini hanno eseguito personalmente tutte le fasi di produzione del cordoncino di seta che servirà per la creazione delle frange, che verranno attaccate ai quattro angoli del talled come promemoria dei comandamenti. A riprendere questo emozionante momento la troupe di “Sorgente e vita”, la rubrica di cultura ebraica di Raidue, sotto la regia di Walter Vetere in collaborazione con Daniele Toscano. Clicca sull’immagine per vedere il servizio, andato in onda su Rai2 domenica 24 luglio 2016. Prossima replica: lunedì 1 agosto alle ore 7.30 del mattino. > Clicca qui per leggere il comunicato …
Giovedì 30 giugno rav Riccardo Di Segni, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, si è recato a Nove (VI) per rinnovare in Italia, dopo più di 60 anni, un’antica tradizione legata alla realizzazione del talled, lo scialle di preghiera ebraico – ampio telo di stoffa bianca a strisce azzurre o nere, solitamente di lana, cotone o seta – la cui storia risale ai tempi della compilazione della Torah.
Il numero di giugno di Millionaire, il mensile di business più letto in Italia, dedica quattro pagine al progetto de La Via Etica della Seta. L’articolo, scritto dalla giornalista Lucia Ingrosso, racconta la nascita e le potenzialità del progetto, mettendo in luce i tanti settori che la rinascita della seta può coinvolgere… LE VIE DELLA SETA PER IL BUSINESS. Tessuti, gioielli, creme, alimenti, medicine. Con i bachi si può fare di tutto. E in Italia si ricomincia a produrre la seta. di Lucia Ingrosso ITALIA&SETA: per secoli, un binomio vincente. Poi sono arrivati: inquinamento, crisi, concorrenza dall’Oriente. E le filande hanno chiuso. Ora, però, la tendenza si inverte e le opportunità fioccano… > Per leggere tutto l’articolo, scarica il PDF
D’oro e seta è il titolo dell’approfondimento dell’architetto Emilio Antoniol, pubblicato sul numero 12 di Officina*, bimestrale on line di architettura e tecnologia. Affascinato dal progetto, Antoniol ha incontrato Giampietro Zonta e Daniela Raccanello nel’azienda D’orica e visitato la filandina restaurata. Qui i coniugi Zonta che gli hanno raccontato la storia della nuova Via Etica della Seta e mostrato la collezione di gioielli in seta e oro, realizzata grazie al perfetto connubio fra l’artigianalità e le più moderne tecnologie. *Officina è un progetto editoriale, nato nel 2014, per dare spazio al dialogo e al confronto, con approccio interdisciplinare, a tematiche legate al mondo dell’architettura, design e tecnologia. D’oro e Seta Da oltre venticinque anni D’orica, laboratorio orafo con sede a Nove, nel Vicentino, punta su artigianalità e qualità per dare forma a gioielli dal design originale, il cui tratto peculiare sono le “doriche”, sfere in oro dotate di piccole incisioni che vengono sapientemente accostate dalle mani di esperti artigiani per dar vita a tutte le collezioni D’orica. La grande esperienza dei collaboratori e la costante …
Il 18 maggio è andato in onda su Rai 2 il servizio su La Via Etica della Seta, raccontato dalle telecamere di Rai 2Next – Economia e Futuro – sotto la regia di Francesco Candilio. “La Via Etica della Seta”, partita creando sinergie e opportunità commerciali a livello locale, ha ampie possibilità di espansione – e addirittura replicabilità – sia a livello nazionale che internazionale, in ambito manifatturiero, tessile, cosmetico, medicale e alimentare in via di sperimentazione. La filiera della seta è infatti definibile come una vera ‘economia circolare’, perché crea sottoprodotti di lavorazione che diventano la materia prima di altri processi produttivi, ad alto valore aggiunto in diversi settori. La puntata inizia al CREA-AA di Padova, centro d’eccellenza per la gelsibachicoltura, che ha avuto un ruolo chiave per il successo di questo progetto: la dottoressa Silvia Cappellozza accompagna la troupe alla scoperta della filiera della seta, illustrando il gelseto e le varie fasi dell’allevamento del baco, confermando inoltre come vi sia una crescente domanda di seta italiana di qualità. La visita prosegue a Castelfranco …
La via della seta Nel Vicentino rinasce la filiera italiana della seta, per produrre gioielli eticamente corretti che celebrano il nostro passato (ZOOM-ZOOM Magazine – Mazda Owner) Storia: Giuliano Pavone Fotografia: Marco Bertolini Quando qualche anno fa Giampietro Zonta e sua moglie Daniela Raccanello – titolari di D’orica, azienda orafa del Vicentino – trovarono una grande e insolita farfalla nel cantiere della loro nuova casa in legno, non potevano certo immaginare di essere ai titoli di testa di un memorabile film. La farfalla, una Samia cynthia, era una di quelle che allo stato larvale si usa per produrre seta. Un dettaglio che Giampietro e Daniela – già noti come “i sarti dell’oro” per essere stati i primi a lavorare il metallo più prezioso con ago e filo – interpretarono subito come un segno. La storia entra nel vivo nell’estate 2014, quando Daniela realizza un gioiello in cui l’oro si combina a una fibra tessile. Sarebbe bello, pensa, se quella fibra fosse la seta. Ma la seta dev’essere italiana, perché D’orica sposa da sempre la filosofia …
Martedì 1 marzo è andato in onda un emozionate documentario dedicato alla Via Etica della Seta all’interno di Geo, lo storico programma televisivo di Rai 3 condotto da Sveva Sagramola e dal fotografo naturalista Emanuele Biggi. Rai3 – GEO puntata del 01/03/2016 – a partire dal min. 52:07 Una “bella favola” magistralmente raccontata attraverso la macchina da presa della regista Emanuela La Torre, che ha intervistato i protagonisti di questa affascinante storia, a partire dai suoi ideatori, Giampietro Zonta e la moglie Daniela Raccanello, del laboratorio orafo D’orica di Nove (VI). I bachi da seta, protagonisti indiscussi di questa favola, sono stati ripresi all’interno del Centro d’eccellenza mondiale a sostegno della gelsibachicoltura, il CREA-AA di Padova, dove grazie al lavoro della Dott.ssa Silvia Cappellozza e del suo team di tecnici specializzati ha origine tutta la filiera serica. Il viaggio prosegue e fa tappa anche a Castelfranco Veneto (TV), a Campoverde, una delle cooperative sociali coinvolte nel progetto “La Rinascita della Via della Seta in Veneto”, selezionato e presentato a Bruxelles nell’aprile del 2015 come uno tra i …
La troupe americana CNN ha intrapreso lo scorso anno un viaggio nella storica Via della Seta, dalla Cina al lago di Como, ripercorrendo le tappe storiche e culturali dell’antica arte serica. All’interno del documentario intitolato “Silk Road: Past, Present, Future” e trasmesso il 18 febbraio 2016, si è parlato anche della seta 100% italiana, utilizzando le immagini del progetto “La Via Etica della Seta”. Ancora una volta i protagonisti sono stati i bachi del CREA-AA di Padova, i gelseti del nostro territorio, la filandina – restaurata e attualmente sita in D’orica a Nove (VI) – e l’originale collezione di gioielli in oro e seta 100% italiana. CNN – The Silk Road: Past Present Future Come evidenziato durante la puntata, in molte parti d’Italia oggi sono tornate le condizioni ambientali ottimali per la ripresa del processo produttivo della seta e molte imprese del settore tessile hanno già dimostrato il loro interesse a questa rinascita. Una rinascita che trova un esempio concreto e tangibile nel progetto “La Via Etica della Seta”: a Nove nell’azienda orafa D’orica è …
Dal 5 al 7 marzo torna il tradizionale appuntamento a Godega di Sant’Urbano con La millenaria Antica fiera agricola e la mostra internazionale dell’Asino. In anteprima, si è tenuto lo scorso 26 febbraio, all’interno dell’ente fieristico, il convegno “La Via Veneta della Seta”. Si è discusso della ripartenza della filiera serica in Veneto insieme a un’affluente platea di allevatori, agricoltori, imprenditori e vari addetti ai lavori, oltre ai media. Tra i relatori anche alcuni “Serici”, partner del progetto Seta Etica 100% Italiana. Durante l’incontro sono stati affrontati a 360° i fattori che hanno permesso, con successo, il riavvio della gelsibachicoltura in Italia. I partecipanti, interessati a vario titolo all’utilizzo della seta anche in settori innovativi, ha manifestato l’intenzione di voler approfondire le opportunità di sviluppo derivate dal know-how del progetto “La Via Etica della Seta”. Per ulteriori approfondimenti: > Seta Etica 100% italiana, certificata e controllata > La filiera della Seta Etica PROGRAMMA Convegno “La Via Veneta della Seta” 26/02/2016 Godega di Sant’Urbano (TV) ore 20,30 – Introduzione (Alessandro Bonet – Sindaco Comune …
Esce oggi, con le sei testate del Gruppo Espresso “il mattino di Padova”, “la tribuna di Treviso”, “la nuova di Venezia e Mestre”, “Corriere delle Alpi”, “Messaggero Veneto” di Udine e Pordenone e “Il Piccolo” di Trieste l’interessante inserto Nordest Economia che parla anche della ripartenza della filiera serica in Veneto, citando il progetto “La Rinascita della Via della Seta”. Pur con alcune imprecisioni, come ad esempio i “numeri” della seta di D’orica, i dettagli tecnici sulla seta cinese, l’utilizzo della dieta artificiale per i bachi e l’assenza di una delle Cooperative che fanno parte di questa rete di imprese che ha ricostruito e riorganizzato la filiera produttiva della seta dopo circa 50 anni (Cantiere della Provvidenza, n.d.R.), ci fa molto piacere che si parli delle opportunità che questa rinascita può portare nel territorio, quindi… Buona lettura!
Il Gazzettino, lunedì 28 dicembre 2015 ECCELLENZE Una rete d’imprese fa rivivere una tradizione contadina: innovazione e affari d’oro Il Veneto riscopre la via della seta Bachicoltura, dal Crea di Padova la ricerca per nuove applicazioni: dall’arte, alla medicina e alla cosmesi di Umberto Sarcinelli MESTRE La via della seta italiana del terzo millennio non percorre più le strade d’Oriente, oggi peraltro pervase dalla guerra, ma è una rete d’imprese d’eccellenza che comprende tutta la filiera della bachicoltura, dall’uovo al filato e da questo al prodotto finale, sia esso di lusso o di impiego biomedico. E ha il suo centro gravitazionale a Padova. Seta, ovvero “cavalieri”, bruchi, e gelsi, bozzoli e filande, il perno dell’agricoltura e dell’economia veneta e friulana fino a trenta-quarant’anni fa. Per i contadini l’allevamento dei bachi da seta voleva dire incassare i primi, importantissimi, soldi dell’annata, in attesa dei raccolti. Un reddito che diventava essenziale per tutto l’anno. La nascita di nuovi filati tecnologici e la concorrenza imbattibile della Cina, oltre che a fattori ambientali (inquinamento, parassiti) hanno cancellato questo “oro” …
Nel mese di ottobre abbiamo parlato de La Via Etica della Seta a Fabio Bozzato, che ha curato un interessante articolo pubblicato sabato 31 ottobre 2015 su Io Donna, il magazine de Il Corriere della Sera. Ecco la sua personale visione di questa interessante “storia di bachi e orafi, macchine e gelsi“: > Download PDF “Il business corre sul filo” – Io donna 31/10/2015 Il business corre sul filo LA VIA (VENETA) DELLA SETA Una coppia di imprenditori orafi, un centro di ricerca che alleva bachi vicino a Padova, una vecchia macchina in disuso recuperata. obiettivo: produrre tessuti etici e biologici. Una storia italiana, Per sfidare il gigante cinese. di Fabio Bozzato foto Piero Martinello per Io donna Sono andati in Giappone a caccia di pezzi di ricambio. Alcuni si trovano ancora, altri non più. Così li hanno commissionati ai più virtuosi tra gli artigiani meccanici del vicentino. Entro l’anno la macchina sarà a pieno regime e in Europa si sentirà di nuovo il rumore di una filandina in funzione: qui si è riscoperta la …
Con grande sorpresa di tutti i Serici, La Via Etica della Seta ha suscitato l’interesse di molti media di grande spessore. Negli ultimi mesi infatti il nostro progetto, grazie alla sua originalità ed unicità, è stato sotto i riflettori di noti giornalisti, registi e fotografi. Tanta attenzione non può che renderci orgogliosi di quanto fatto finora! Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che si stanno adoperando per la buona riuscita di queste importanti attività, indispensabili per la divulgazione del progetto. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sulle future pubblicazioni e apparizioni tv. TG1 del 09/11/2015 Il 9 novembre, nell’edizione delle ore 20.00, il TG1 ha dedicato un servizio alle attività del CREA-AA di Padova e alle potenzialità di utilizzo della seta nei più svariati settori, dal biomedicale alla mangimistica. > Vedi il servizio del TG1 al min. 00:32:09 Non solo Rai… Abbiamo incontrato i corrispondenti di Reuters, Zoom Zoom (rivista della Mazda) e trascorso delle giornate in compagnia della regista Emanuela La Torre di Geo&Geo, che insieme alla sua troupe preparerà un servizio ad …
Festival Ecofuturo 2015: un’esperienza straordinaria! Sei giorni immersi nelle colline umbre, in un luogo dove natura e uomo sono in perfetta sintonia all’interno di una fucina di progetti, idee e contatti unici. Il programma, ricco di eventi e tavole rotonde, ha permesso alla rete d’imprese del progetto “La Via Etica della Seta” di confrontarsi sui temi più svariati, dalla strategia di marketing sino all’utilizzo di tecnologie innovative. Nel pomeriggio di mercoledì 2 settembre si è aperto il focus tematico di approfondimento del progetto “La Rinascita della Via della Seta”, in cui sono intervenuti alcuni esponenti della rete d’imprese. Sul palco, Giampietro Zonta e Daniela Raccanello di D’orica, Silvia Cappellozza del CREA-AA di Padova, Claudio Gheller di Veneto Marketing e con la partecipazione di Salvatore Gulli. Durante il dibattito sono stati toccati temi importanti come la ricostruzione della filiera serica 100% Made in Italy, il concetto di seta ‘etica’, il valore della seta e le ricadute che il ripristino di questa filiera produttivo potrà avere in Italia, in termini economici, occupazionali e sociali. Tra i tanti …
Il 17 giugno 2015 alle ore 11.00 si è tenuta presso il CREA-AA Agricoltura e Ambiente laboratorio di Padova (ex CREA-API Unità di Ricerca per l’Apicoltura e la Bachicoltura) la conferenza stampa di presentazione del progetto “La Rinascita della Via della Seta”. E’ stata presentata la rete d’imprese che ha ricostruito e riorganizzato l’intero ciclo della seta, dalla coltivazione del gelso all’allevamento dei bachi, fino alla trasformazione del filato, grazie alla preziosa collaborazione con il CREA-AA di Padova. Interventi: Silvia Cappellozza, Responsabile CREA-AA di Padova; Giampietro Zonta, per l’azienda orafa D’orica; Silvio Faragò, direttore Innovhub – Divisione Stazione Sperimentale per la Seta di Milano; Claudio Gheller, AD Veneto Marketing. Evento realizzato in collaborazione con il Museo degli Insetti Viventi “Esapolis”. > Scarica l’invito alla conferenza stampa Il video dell’evento Le interviste Giampietro Zonta – D’orica Srl Silvia Cappellozza – Diretttrice Crea-AA di Padova > Vedi altre interviste e ulteriori approfondimenti video Ne parlano… Fare Impresa – luglio/agosto 2015 – La “via della seta” è rinata da Nove Il Mattino di Padova …
by Videorizzonti – © D’orica
Rinasce in Veneto la via della seta Dopo 40 anni rinasce in Veneto la via della seta: i protagonisti dell’ambizioso progetto sono Giampietro Zonta e Daniela Raccanello dell’azienda orafa novese D’orica che insieme al CREA-AA di Padova (ex Crea-Api) e a tre cooperative sociali venete hanno ridato vita alla filiera della seta. Un progetto speciale presentato lo scorso 15 novembre a Marostica dalla nuova rete d’imprese Energitismo alla presenza di Elena Donazzan, assessore al Lavoro e all’Istruzione e alla Formazione della Regione del Veneto. La conferenza stampa è stata ospitata all’interno del suggestivo spazio espositivo 60 Gobbe a Marostica, ricavato dal recente restauro di un vecchio mulino del ‘400. Sono intervenuti Claudia Bettiol, fondatrice e presidente di Energitismo e il giornalista e scrittore Alessandro Zaltron. L’idea della rinascita della via della seta nasce dall’obiettivo di ricreare una seta etica 100% italiana per produrre una collezione unica e originale di gioielli in seta e oro. “La scorsa estate – spiega la designer di gioielli Daniela Raccanello – ho disegnato una nuova collezione di gioielli ricercando un …