Dal 29 al 31 maggio i bachi da seta tornano in Villa Saraceno
Ampio spazio alla seta 100% Made in Italy durante l’iniziativa promossa da The Landmark Trust con l’obiettivo di riportare l’attenzione al mondo della seta e alla gelsibachicoltura.
Ampio spazio alla seta 100% Made in Italy durante l’iniziativa promossa da The Landmark Trust con l’obiettivo di riportare l’attenzione al mondo della seta e alla gelsibachicoltura.
Grazie al supporto della Regione del Veneto si è costituito il primo Gruppo Operativo sulla Sericoltura in Italia
Cresce la domanda di seta 100% Made in Italy Diventa sempre più forte l’intesa tra gelsibachicoltori e aziende che da tempo si stanno dedicando al ripristino di una filiera serica di qualità, etica e sostenibile, uniti dall’interesse per bozzoli di seta italiani tracciati e certificati.
E’ veneta la prima Rete di Imprese agricole impegnate per una filiera serica tutta italiana
Quando testate giornalistiche e trasmissioni radio e tv, sia nazionali che internazionali, entrano in contatto con la Seta Etica ne parlano con entusiasmo e stupore. Ecco come viene raccontata questa filiera 100% italiana da giornalisti, registi e fotografi su carta stampata e on-line.
In mostra le opere di Jérémy Gobé al Filatoio di Caraglio (CN) Ingresso gratuito fino al 7 gennaio 2018 Visite guidate gratuite con la Mediatrice Culturale martedì 26 dicembre e lunedì 07 gennaio, alle ore 16.00
Domenica 26 Novembre 2017 dalle 15:45 alle 16:30 CONFERENZA IL BOZZOLO DEI BACHI DA SETA PER LA COSMESI
Domenica 1 ottobre 2017 alle ore 15.30 è stato inaugurato il Museo dell’Industria Bacologica “Domenico Marson”, che ha sede presso il premiato Osservatorio ed Istituto Bacologico, fondato nel 1882 dal chimico Domenico Marson, in Piazza Fratelli Cairoli a Vittorio Veneto (TV).
“Veneto Night Padova”, 29 settembre 2017 dalle 17.00 alle 24.00 Anche quest’anno è stata celebrata la “Notte europea dei ricercatori”, l’evento europeo dedicato alla ricerca scientifica, per favorire il dibattito e lo scambio tra scienza e società sui temi attuali. In tutta Italia si sono svolti degli eventi dedicati all’iniziativa, alcuni dei quali organizzati dal CREA-AA di Padova, in collaborazione con l’Università di Padova e con il Museo vivente degli insetti “Esapolis”. Nella sede del Museo Esapolis sono stati allestiti dei percorsi all’insegna della sostenibilità, per grandi e piccoli, che hanno accolto più di 200 visitatori: stand per scoprire ricette e preparazioni gastronomiche a base di insetti e per conoscere le specie che potrebbero essere allevate in futuro e le proprietà nutrizionali delle principali specie di insetti edibili. Esperti hanno risposto alle domande del pubblico. stand con bachi da seta e loro prodotti, cartelloni e depliant per illustrare e toccare con mano ciò che viene prodotto grazie all’economia circolare. stand sul Suolo vivente: per parlare di come favorire il micromegamondo che vive nei suoli per …
Un camion, dieci pallet, otto uomini tra idraulici, elettricisti, falegnami e tecnici specializzati: queste le risorse scese in campo per trasferire e riorganizzare, in pochissimi giorni, una filanda all’interno dell’azienda orafa D’orica. Il macchinario principale, che trasforma i bozzoli in filo di seta, è stato realizzato in Giappone ed è arrivato a Padova nel 1971, dove è rimasto per circa un trentennio; donato alla Cooperativa Sociale Agricola “Campoverde” di Castelfranco Veneto (TV) più di dieci anni fa, venne poi sottoposta ad un importante restauro, eseguito dal tecnico Aldo Roncato che con grande dedizione l’ha riportata al suo stato originale. A dicembre 2015 parecchi quintali di ghisa, acciaio e ottone sono stati sollevati e trasportati a Nove (VI). Un’operazione che è stata resa possibile grazie ad un grande lavoro di squadra e ad una logistica puntuale, che hanno permesso di smontare, trasferire, riassemblare, testare e rendere il tutto operativo in tempo record. Non solo: tutto l’ambiente è stato abbellito con le foto che raccontano tutti i passaggi della filiera produttiva di questa seta 100% italiana, dai …
Per poter garantire la qualità della produzione proveniente dalla filiera “Seta Etica”, è indispensabile controllare tutti gli step operativi che la compongono, dal baco al filato. E’ per questo che questa filiera pone le sue basi sull’interazione e la collaborazione fra le realtà che la compongono, ognuna con le proprie specifiche competenze:
Nel 1845 un “morbo epidemico” comparve in Provenza, colpendo gli allevamenti bachicoli europei e rischiando di portare al collasso, nel successivo ventennio, l’industria serica. In questo clima di profonde incertezze si dovette ricorrere all’importazione di seme-bachi giapponese e contemporaneamente la ricerca si attivò per determinare l’origine dell’epidemia e un metodo di prevenzione che riuscisse a contenerla.
D’orica e Alberto Zambelli presentano la loro inedita collaborazione all’interno di Milano Unica Origin Passion&Beliefs IL SALONE DELLA MANIFATTURA ITALIANA 11-13 luglio| Rho – Fiera di Milano
ECO & EQUO Le ecotecnologie e la promessa della Terra Questo il tema di Ecofuturo 2017, festival delle ecotecnologie che apre la sua quarta edizione mercoledì 12 luglio a Padova, nella cornice del Fenice Green Energy Park.
Domenica 25 giugno le telecamere di Rai1 hanno coinvolto il grande pubblico in un interessante viaggio, raccontato durante la puntata di Linea Verde Estate: ambiente, storia, tradizioni, prodotti tipici e varie tipologie di eccellenze dei territori bagnati dal Piave, tra cui la Seta Etica.
Campagna bacologica Primavera 2017 Un gioco di squadra tra uomo e ambiente “Sto allevando dei bachi da seta. Cosa posso farne dei bozzoli?” “Ho un appezzamento di terreno e vorrei destinarlo alla gelsibachicoltura. Cosa devo fare per entrare nella filiera della Seta Etica?” Queste e molte altre sono le richieste di informazioni che arrivano periodicamente da agricoltori, da appassionati e nostalgici delle tradizioni rurali piuttosto che da persone intenzionate a far partire nuovi progetti innovativi legati alla seta, da ogni parte d’Italia e non solo.
Dal baco da seta una fibra per gioielli “Così la ricerca agricola salva l’ambiente” da LA STAMPA del 12/06/2017 di Maurizio Tropeano Dal gambero della Louisiana, una specie infestante, infatti, i ricercatori del CREA-AA (Agricoltura e Ambiente), laboratorio di Padova (ex CREA-API Unità di Ricerca per l’Apicoltura e la Bachicoltura) hanno ottenuto «per i pesci d’acquacoltura mangimi efficienti, economicamente sostenibili e con basso impatto sull’ambiente e sulle risorse». Mentre dalle bucce e dai vinaccioli delle vinacce «sono stati ricavati semilavorati (farine) utilizzabili direttamente o da cui estrarre molecole bioattive (polifenoli), antiossidanti naturali dalla proprietà nutraceutiche». Ed il baco da seta, in questo quadro, spiega il CREA-AA, «rappresenta una vera e propria miniera»: attraverso un innovativo processo i ricercatori sono riusciti a ottenere una fibra di alta qualità, utilizzata per gioielli misti con seta e oro e prodotti biomedici, mentre i prodotti di scarto della filiera sono recuperabili e riutilizzabili in sottoprodotti, come olio e proteine per l’alimentazione animale, composti per la cosmesi, imbottiture e seta rigenerata, principi attivi da utilizzare in farmacologia, biomassa per combustibile …
Di seguito alcuni degli articoli e dei comunicati stampa che parlano della partecipazione del CREA-AA e della Seta Etica all’evento,
Il CREA-AA Agricoltura e Ambiente laboratorio di Padova (ex CREA-API Unità di Ricerca per l’Apicoltura e la Bachicoltura) ha sede a Padova dal 1871 – in origine era denominato Regia Stazione Bacologica Sperimentale. La scelta della città patavina non fu casuale ma voluta sia per la fiorente attività serica dell’epoca sia per la presenza di un’importante Università a supporto della ricerca. E’ stato quindi fin dal suo esordio motore della sericoltura nazionale, instaurando un legame profondo con il territorio: infatti il Veneto fu tra le ultime regioni italiane ad abbandonare l’attività gelsibachicola dopo la seconda guerra mondiale, insieme al Friuli Venezia Giulia. Oggi il CREA-AA di Padova conserva un patrimonio inestimabile: qui vengono custodite le risorse genetiche del baco da seta (razze) e del gelso (varietà coltivate) per potere fornire le uova e le pianticelle agli agricoltori che ne hanno bisogno. Inoltre riproduce questa biodiversità, rappresentata dalle diverse razze (circa 200) di baco, ogni anno in primavera ed estate. Il baco non esiste più allo stato selvatico, pertanto questo prezioso insetto si estinguerebbe senza l’apporto dell’uomo. …
D’orica è un atelier orafo unico nel suo genere ove maestria e sensibilità sono elementi fondamentali. Una visione etica fondata nel rispetto e nella trasparenza, competenze umane e risorse del territorio italiano si uniscono per creare gioielli unici di grande personalità e di riconoscibile bellezza. Nata in una nicchia del distretto orafo ed argentiero di Vicenza, continua a svolgere in questa area tutte le fasi del proprio processo produttivo. Nel 1989 nascono i primi gioielli firmati D’orica, che sono realizzati partendo da una sequenza di elementi sferici, un’idea creativa ed innovativa che si discosta completamente dalle tradizionali tecniche di lavorazione del settore orafo. Perfetto equilibrio fra contemporaneità e tradizione, D’orica riscuote da subito grande consenso nel panorama internazionale. Nel corso degli anni, l’Azienda ha supportato con importanti investimenti l’innovazione e lo sviluppo continuo di progetti e nuovi prodotti. La visione, i pensieri e le azioni hanno creato una vera e propria “filosofia D’orica”. Rispetto e valorizzazione delle persone, riduzione degli sprechi, cura ed attenzione per il dettaglio ci permettono oggi di raggiungere l’eccellenza e la …
Il Museo del Baco da Seta dell’ex Filanda Maffi a San Giacomo di Veglia – Vittorio Veneto (TV) ha ospitato nel luglio del 2016 un evento fortemente voluto da Angelo Dal Mas del Maglificio Giordano’s, una delle realtà venete che recentemente hanno costituito “Venice Textile Manufacturers”, la prima rete di imprese dell’Eccellenza Tessile.
Gioielli D’orica: scintille d’oro intrecciate a mano, unendo così il più pregiato dei filati al più prezioso dei metalli…
“La Rinascita della Via della Seta in Veneto”: un progetto ideato da un gruppo di imprese che ha ricostruito e riorganizzato l’intero ciclo produttivo della seta in Italia dopo circa 50 anni. Il progetto è nato nell’ottobre del 2014 grazie alla volontà di un laboratorio orafo d’eccellenza e di alcune cooperative sociali agricole che si occupano anche di gelsi-bachicoltura, con il prezioso contributo del CREA-AA di Padova – Centro d’eccellenza mondiale a sostegno della gelsibachicoltura. Il primo passo è stato acquisire e rimettere in funzione una filandina risalente agli anni ’60,
In Comunità Europea si torna a parlare di Seta Etica, a circa due anni dalla presentazione del progetto “La Rinascita della Via della Seta”, selezionato come uno dei quattro migliori progetti in Europa da cui ricavare delle best practice nei Settori Innovazione e Ricerca, da diffondere alle imprese europee. Mercoledì 1 marzo 2017 è stato presentato presso la Comunità Europea “ECO&EQUO, l’almanacco dell’ecofuturo”,
LA MODA INCONTRA LA MANIFATTURA ITALIANA PRESSO FIERA DI MILANO – Pad. 8, corsia A in concomitanza con MILANO UNICA ORIGIN PASSION AND BELIEFS presenta a Milano Unica una preview dell’edizione di luglio 2017
“La Via Etica della Seta” è un progetto che nasce da una rete d’imprese tra un’azienda orafa e tre cooperative sociali venete che hanno ricostruito l’intero ciclo produttivo della seta. Risvegliando passioni sopite, riscoprendo straordinarie professionalità, coinvolgendo persone, imprese ed istituzioni, dopo circa 50 anni è stata prodotta la vera seta italiana. Una seta ‘etica’, perchè rispettosa dell’ambiente, perchè valorizza il lavoro artigianale ed è controllata e certificata 100% Made in Italy. GELSIBACHICOLTURA Tutto inizia dalle foglie del Gelso, nutrimento esclusivo del baco da seta. Quando raggiunge la maturità dopo la quarta muta, il baco crea il bozzolo di seta, un piccolo capolavoro costituito da un unico filo continuo, che può arrivare anche a superare i 2km. TRATTURA DELLA SETA In questa fase i fili di seta vengono uniti per formare un filo abbastanza resistente da sopportare le successive fasi di lavorazione. Dalle pregiate matasse di seta grezza si arriverà poi al pregiato filato di seta, da utilizzare nel tessile, abbigliamento, accessori, ecc. SETA E ORO Oltre 25 anni di esperienza, uniti alla passione e …
Venerdì 25 novembre 2016 Il Venerdì di Repubblica ha pubblicato un interessante articolo dedicato a “chi cambia lavoro e chi produzione, chi rischia e investe in altri mercati e chi scopre nuovi materiali. Storie di piccoli imprenditori che ce l’hanno fatta. E ora sono un modello”. Tra questi esempi anche la storia di D’orica e della Seta Etica. QUELLI CHE NEL NORDEST REMANO CONTRO. LA CRISI. di Rossana Campisi […] Altra storia ancora, quella di Giampietro Zonta. Vicentino, sessantasette anni, padre di due gemelli, di professione orafo, nel 1989 si licenzia per aprire la D’orica con la moglie Daniela Raccanello. Ma non è tutto facile. «La prima crisi è arrivata dopo sei mesi. Lavoravamo per un solo cliente. Quando ha iniziato a tardare nei pagamenti ci siamo fermati». Ma poi si sono ripresi, riuscendo ad avere clienti in tutto il mondo. Solo fino al 2006 però, quando “sbattono” contro la concorrenza che copia i loro gioielli. Ed è lì che arriva l’illuminazione: puntare su manufatti “sartoriali” esclusivi. La moglie disegna un collarino a cui appendere …
Venerdì 11 novembre 2016 L’Entomofago ha intervistato Silvia Cappellozza, Responsabile della sede di Padova del CREA-API Unità di Ricerca di Api-bachicoltura.
Inizia a fine novembre una interessante iniziativa per aspiranti gelsibachicoltori, sostenuta dal CIPAT Veneto
RITORNO AL FUTURO, PACE CON LA TERRA Dopo il successo delle prime due edizioni, torna EcoFuturo, il Festival delle EcoTecnologie e dell’Autocostruzione che si svolgerà quest’anno dal 26 al 31 luglio presso EcoArea di Rimini, in via Rigardara 39 a Cerasolo, ingresso diretto dalla superstrada Rimini-San Marino. «L’idea di questo Festival – spiega Michele Dotti, tra gli organizzatori di EcoFuturo – nasce da una lettura precisa della nostra realtà che con Jacopo Fo e gli altri promotori abbiamo condiviso. Siamo convinti che in Italia si trovino risorse straordinarie – e spesso sconosciute – nei vari ambiti dell’ecologismo: dalla ricerca all’impresa, dall’associazionismo alle esperienze amministrative, dall’impegno per i propri territori alla cooperazione internazionale, il tutto in un quadro che facilità la comunicazione e quindi il travaso di idee che è necessario per affrontare le sfide che abbiamo di fronte. In molti di questi ambiti possiamo vantare delle vere eccellenze, talvolta di livello mondiale, eppure – paradossalmente – l’ecologismo appare nel suo complesso molto debole, proprio poiché estremamente frammentato. Ciascuno cura il proprio spazio, manca una visione …
Da Roma a Nove seguendo un filo di seta. E’ proprio la seta 100% italiana ed etica a portare rav Riccardo Di Segni e rav Joseph (Pino) Arbib nell’azienda orafa D’orica, per rinnovare, dopo più 60 anni, un’antica tradizione legata alla realizzazione del talled, lo scialle di preghiera ebraico. Si tratta di un ampio telo di stoffa bianca a strisce azzurre o blu scuro, solitamente di lana, cotone o seta, la cui storia risale ai tempi della compilazione della Torah. I due rabbini hanno eseguito personalmente tutte le fasi di produzione del cordoncino di seta che servirà per la creazione delle frange, che verranno attaccate ai quattro angoli del talled come promemoria dei comandamenti. A riprendere questo emozionante momento la troupe di “Sorgente e vita”, la rubrica di cultura ebraica di Raidue, sotto la regia di Walter Vetere in collaborazione con Daniele Toscano. Clicca sull’immagine per vedere il servizio, andato in onda su Rai2 domenica 24 luglio 2016. Prossima replica: lunedì 1 agosto alle ore 7.30 del mattino. > Clicca qui per leggere il comunicato …
Giovedì 30 giugno rav Riccardo Di Segni, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, si è recato a Nove (VI) per rinnovare in Italia, dopo più di 60 anni, un’antica tradizione legata alla realizzazione del talled, lo scialle di preghiera ebraico – ampio telo di stoffa bianca a strisce azzurre o nere, solitamente di lana, cotone o seta – la cui storia risale ai tempi della compilazione della Torah.
La seta, intesa come materiale dalle particolari caratteristiche chimico-fisiche, è oggetto di innovativi progetti di ricerca, come ad esempio: nel settore dell’Electronic Textiles, dove componenti elettronici vengono integrati all’interno dei tessuti (ad esempio per la realizzazione di sistemi di monitoraggio dei parametri vitali e della postura corporea); in ambito medico, nei settori della microchirurgia e della biomedica. Grazie alle sue doti di biocompatibilità e adattabilità la seta viene infatti impiegata, oltre che come filo da sutura, come scaffold (supporto) cellulare, essendo in grado di fornire un supporto alle cellule per la ricostruzione cellulare dei tessuti organici (es. come protesi vascolare). Viene inoltre usata per realizzare garze antibatteriche naturali in fibroina, impiegate per la cura di ustioni e ferite croniche o post-operatorie. La seta: un’economia circolare Uno dei trend più rilevanti sul panorama internazionale è la ricerca di soluzioni innovative per smaltire gli scarti delle lavorazioni, sia per ragioni ambientali che economiche, arrivando addirittura a far divenire gli scarti di una lavorazione la materia prima di un’altra, realizzando quella che oggi viene definita economia circolare. Il …
La seta non è solo un filato pregiato. Le sue straordinarie proprietà la rendono estremamente versatile ed impiegabile nei settori più disparati. La filiera della seta inoltre, essendo un esempio di vera ‘economia circolare’, crea dei sottoprodotti di lavorazione che costituiscono la materia prima di altri processi produttivi, ad alto valore aggiunto e utilizzabili nei seguenti settori: LUSSO e MODA (orafo, tessile, abbigliamento, accessori) COSMESI e BENESSERE FARMACEUTICO e MEDICALE MANGIMISTICO e ALIMENTARE LUSSO e MODA I bozzoli di prima scelta sono utilizzati per la realizzazione del filato di seta grezzo, che viene lavorato per creare dei tessuti di altissima qualità, ad oggi molto rari nel mercato. Oppure per confezionare componenti particolari di gioielli esclusivi (come i gioielli in oro e seta di D’orica) o accessori fashion d’alta gamma. Il bozzolo di seconda scelta e gli scarti di lavorazione della trattura sono invece impiegati nel processo di cardatura, processo industriale simile a quello della lana. La seta cardata è utilizzata anche in combinazione con altre fibre tessili per creare tessuti misti (seta e cachemire, seta …
Il numero di giugno di Millionaire, il mensile di business più letto in Italia, dedica quattro pagine al progetto de La Via Etica della Seta. L’articolo, scritto dalla giornalista Lucia Ingrosso, racconta la nascita e le potenzialità del progetto, mettendo in luce i tanti settori che la rinascita della seta può coinvolgere… LE VIE DELLA SETA PER IL BUSINESS. Tessuti, gioielli, creme, alimenti, medicine. Con i bachi si può fare di tutto. E in Italia si ricomincia a produrre la seta. di Lucia Ingrosso ITALIA&SETA: per secoli, un binomio vincente. Poi sono arrivati: inquinamento, crisi, concorrenza dall’Oriente. E le filande hanno chiuso. Ora, però, la tendenza si inverte e le opportunità fioccano… > Per leggere tutto l’articolo, scarica il PDF
Sabato 28 maggio alle ore 10.00 verrà inaugurato il Museo della Filanda di Salzano. La Filanda Romanin-Jacur, costruita nel 1872 e attiva per circa 80 anni, è un luogo fortemente simbolico ed ha rappresentato una indiscutibile fonte di benessere sociale ed economico per la comunità locale. Per la quantità e la qualità di seta prodotta divenne subito la più grande filanda del Veneto, una delle più importanti di tutto il Nord Est. Da tempo a Salzano è iniziato un progetto culturale, da subito condiviso con Enti e Associazioni tra cui ricordiamo senz’altro l’Unità di Ricerca sull’Apicoltura e la Bachicoltura di Padova ed Echidna Associazione Culturale di Mirano, che accompagna il recupero del manufatto della Filanda Romanin-Jacur. Tale progettualità ha individuato come proprio paradigma lo slogan “dalla produzione industriale alla produzione culturale”, immaginando che una delle “merci preziose” di cui questo territorio ha bisogno sia proprio uno sviluppo socio-culturale a partire da un recupero attivo di questa importante eredità. Promuovere il complesso Villa – Parco – Filanda e, all’interno di quest’ultima, realizzare un vero e proprio …
Martedì 24 maggio una trentina di studenti dell’Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo ha trascorso la giornata sotto il segno della seta. La prima tappa di questo suggestivo itinerario è stata il CREA-AA di Padova (ex Crea-Api), dove guidati dalla dottoressa Silvia Cappellozza hanno visitato il gelseto, l’allevamento di bachi e il Museo Esapolis. Il viaggio è proseguito a Mussolente all’interno del laboratorio di Renata Bonfanti, dove ancor oggi si tesse in modo artigianale con tecniche di lavorazione antiche. Ultima tappa, Cartigliano nella seicentesca Villa Cappello Morosini. In uno scenario intriso di storia e tradizione, gli studenti della scuola di moda hanno incontrato gli ideatori del progetto la Via Etica della Seta, i coniugi Zonta che hanno raccontato l’inizio di una bella favola… L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Cartigliano, il CREA-AA di Padova, il laboratorio Renata Bonfanti, l’azienda orafa D’orica di Nove e Veneto Marketing Srl. > Scarica qui il comunicato stampa RASSEGNA STAMPA 17/06/2016 – Corriere del Veneto Via della Seta – studenti di moda in visita alla filanda … …
D’oro e seta è il titolo dell’approfondimento dell’architetto Emilio Antoniol, pubblicato sul numero 12 di Officina*, bimestrale on line di architettura e tecnologia. Affascinato dal progetto, Antoniol ha incontrato Giampietro Zonta e Daniela Raccanello nel’azienda D’orica e visitato la filandina restaurata. Qui i coniugi Zonta che gli hanno raccontato la storia della nuova Via Etica della Seta e mostrato la collezione di gioielli in seta e oro, realizzata grazie al perfetto connubio fra l’artigianalità e le più moderne tecnologie. *Officina è un progetto editoriale, nato nel 2014, per dare spazio al dialogo e al confronto, con approccio interdisciplinare, a tematiche legate al mondo dell’architettura, design e tecnologia. D’oro e Seta Da oltre venticinque anni D’orica, laboratorio orafo con sede a Nove, nel Vicentino, punta su artigianalità e qualità per dare forma a gioielli dal design originale, il cui tratto peculiare sono le “doriche”, sfere in oro dotate di piccole incisioni che vengono sapientemente accostate dalle mani di esperti artigiani per dar vita a tutte le collezioni D’orica. La grande esperienza dei collaboratori e la costante …
Il 18 maggio è andato in onda su Rai 2 il servizio su La Via Etica della Seta, raccontato dalle telecamere di Rai 2Next – Economia e Futuro – sotto la regia di Francesco Candilio. “La Via Etica della Seta”, partita creando sinergie e opportunità commerciali a livello locale, ha ampie possibilità di espansione – e addirittura replicabilità – sia a livello nazionale che internazionale, in ambito manifatturiero, tessile, cosmetico, medicale e alimentare in via di sperimentazione. La filiera della seta è infatti definibile come una vera ‘economia circolare’, perché crea sottoprodotti di lavorazione che diventano la materia prima di altri processi produttivi, ad alto valore aggiunto in diversi settori. La puntata inizia al CREA-AA di Padova, centro d’eccellenza per la gelsibachicoltura, che ha avuto un ruolo chiave per il successo di questo progetto: la dottoressa Silvia Cappellozza accompagna la troupe alla scoperta della filiera della seta, illustrando il gelseto e le varie fasi dell’allevamento del baco, confermando inoltre come vi sia una crescente domanda di seta italiana di qualità. La visita prosegue a Castelfranco …
Progetto “Il Baco in Fattoria”: avviata l’attività di formazione in gelsibachicoltura. La mostra “Gorizia, capitale della Seta – La biblioteca dell’ERSA racconta …”, realizzata dall’ERSA (ente strumentale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che opera nel settore dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura) presso i Musei Provinciali di Gorizia, in Borgo Castello, con la preziosa collaborazione della Provincia e del Comune di Gorizia, del Museo della Civiltà Contadina di Farra d’Isonzo e di altri soggetti interessati, ha riscosso un notevole successo di pubblico ed ha dato testimonianza, anche alle generazioni più giovani, di un patrimonio ormai dimenticato da lungo tempo, ma che oggi suscita un rinnovato interesse e sta tornando di attualità: la tradizione della coltura dei bachi da seta e della lavorazione della seta a Gorizia e nel suo territorio, ma anche in altri comprensori regionali ed in modo particolare nella pianura friulana, dove tale attività è stata una componente importante dell’agricoltura friulana fino al secondo dopoguerra che contribuiva in modo significativo all’economia delle aziende agricole. Sull’onda del rinnovato interesse per la sericoltura suscitato dalla …
Storia della seta dall’Oriente all’Occidente Dal 7 maggio al 5 giugno presso il piano nobile di Villa Ancilotto a Crocetta del Montello si svolgerà la mostra “La Seta: tradizione e innovazione”. L’intera iniziativa interagisce con il Museo Civico “La Terra e l’Uomo” e la Biblioteca comunale, rispettivamente dislocate al secondo piano e al piano terra dello stesso edificio. La mostra mette in evidenza la memoria storica locale e presenta la vita contadina e delle filande dal XIV secolo fino agli anni cinquanta del secolo scorso. Per tale scopo verrà utilizzato un ampio repertorio fotografico e filmico corredato da materiale etnografico raccolto in pazienti anni di ricerca da volontari, istituzioni pubbliche e musei. All’interno della mostra si trovano due spazi dedicati alle attività didattiche per le scuole: in un’area specifica si trova l’allestimento di un allevamento di bachi da seta e nell’altra è predisposto un laboratorio con filandine manuali adatte anche ai bambini della scuola primaria, nei sabati e nelle domeniche, come da programma, sono attivati laboratori dimostrativi. Per l’allestimento e il progetto sperimentale di bachicoltura …
Venerdì 8 aprile i principali referenti del progetto “La Via Etica della Seta” parteciperanno ad AGRIMONT 2016 – Fiera dell’agricoltura di montagna, che si svolge a Longarone Fiere. Tra i numerosi appuntamenti in programma alla “Fiera di primavera”, il convegno dedicato alla gelsibachicoltura: CONVEGNO La rinascita della Via della Seta passa per Belluno Venerdì 8 aprile – dalle ore 15.00 Sala Congressi, Fiera di Longarone (BL) PROGRAMMA Saluti: Umberto Soccal, presidente Consorzio dei Comuni BIM Piave Antonio Sambo, vicepresidente AIG – Associazione italiana bachicoltura Relazioni: “Riqualificazione e sviluppo attraverso un’arte antica: la gelsibachicoltura” Tiziana Martire, presidente Cantiere della Provvidenza SPA – società persona ambiente “Gelsibachicoltura: non solo tessuti. Qualità o quantità?” Silvia Cappellozza, direttrice CREA-AA di Padova (ex Crea-Api – Unità di Apicoltura e Bachicoltura) “Il ritorno del gelso: dalla conservazione del paesaggio rurale all’utilizzo innovativo” Giustino Mezzalira, direttore Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali, Veneto Agricoltura “Il ruolo dell’industria per la ripresa della gelsibachicoltura. Il progetto ‘La Via Etica della Seta’: eccellenza europea in Ricerca&Innovazione” Giampietro Zonta, AD Dorica Srl e Claudio Gheller, AD Veneto …
Pubblicato da Aurora Magni il 15/03/2016 Si chiama Insegar ed è un insetticida che già negli anni 90 era stato bandito dalle colture italiane in quanto considerato pericoloso per alcune tipologie di insetti ed in particolare per i bachi da seta. Recentemente l’azienda produttrice ha presentato al Ministero della Sanità una richiesta di ri-registrazione che se approvata consentirebbe l’uso dell’Insegar nei frutteti. La richiesta non è motivata da nessuna modifica sostanziale della formulazione del prodotto studiato; perciò i problemi già registrati 20 anni fa si riproporranno, mettendo a rischio, come in passato, la vita di api e bachi da seta. E’ questa l’opinione espressa dai responsabili del Crea (Unità di Ricerca per l’Apicoltura e Bachicoltura) che ricordano “Negli anni ’90 il prodotto ha praticamente distrutto la bachicoltura italiana e ha danneggiato l’apicoltura, senza parlare dei danni all’entomofauna selvatica, soprattutto dei Lepidotteri, alcuni dei quali sono scomparsi dal Nord Italia e solo recentemente sono riapparsi”. Il tema è tutt’altro che teorico. Come abbiamo già avuto modo di raccontare, in Veneto è già avviato un progetto per …
La via della seta Nel Vicentino rinasce la filiera italiana della seta, per produrre gioielli eticamente corretti che celebrano il nostro passato (ZOOM-ZOOM Magazine – Mazda Owner) Storia: Giuliano Pavone Fotografia: Marco Bertolini Quando qualche anno fa Giampietro Zonta e sua moglie Daniela Raccanello – titolari di D’orica, azienda orafa del Vicentino – trovarono una grande e insolita farfalla nel cantiere della loro nuova casa in legno, non potevano certo immaginare di essere ai titoli di testa di un memorabile film. La farfalla, una Samia cynthia, era una di quelle che allo stato larvale si usa per produrre seta. Un dettaglio che Giampietro e Daniela – già noti come “i sarti dell’oro” per essere stati i primi a lavorare il metallo più prezioso con ago e filo – interpretarono subito come un segno. La storia entra nel vivo nell’estate 2014, quando Daniela realizza un gioiello in cui l’oro si combina a una fibra tessile. Sarebbe bello, pensa, se quella fibra fosse la seta. Ma la seta dev’essere italiana, perché D’orica sposa da sempre la filosofia …
Martedì 1 marzo è andato in onda un emozionate documentario dedicato alla Via Etica della Seta all’interno di Geo, lo storico programma televisivo di Rai 3 condotto da Sveva Sagramola e dal fotografo naturalista Emanuele Biggi. Rai3 – GEO puntata del 01/03/2016 – a partire dal min. 52:07 Una “bella favola” magistralmente raccontata attraverso la macchina da presa della regista Emanuela La Torre, che ha intervistato i protagonisti di questa affascinante storia, a partire dai suoi ideatori, Giampietro Zonta e la moglie Daniela Raccanello, del laboratorio orafo D’orica di Nove (VI). I bachi da seta, protagonisti indiscussi di questa favola, sono stati ripresi all’interno del Centro d’eccellenza mondiale a sostegno della gelsibachicoltura, il CREA-AA di Padova, dove grazie al lavoro della Dott.ssa Silvia Cappellozza e del suo team di tecnici specializzati ha origine tutta la filiera serica. Il viaggio prosegue e fa tappa anche a Castelfranco Veneto (TV), a Campoverde, una delle cooperative sociali coinvolte nel progetto “La Rinascita della Via della Seta in Veneto”, selezionato e presentato a Bruxelles nell’aprile del 2015 come uno tra i …
La troupe americana CNN ha intrapreso lo scorso anno un viaggio nella storica Via della Seta, dalla Cina al lago di Como, ripercorrendo le tappe storiche e culturali dell’antica arte serica. All’interno del documentario intitolato “Silk Road: Past, Present, Future” e trasmesso il 18 febbraio 2016, si è parlato anche della seta 100% italiana, utilizzando le immagini del progetto “La Via Etica della Seta”. Ancora una volta i protagonisti sono stati i bachi del CREA-AA di Padova, i gelseti del nostro territorio, la filandina – restaurata e attualmente sita in D’orica a Nove (VI) – e l’originale collezione di gioielli in oro e seta 100% italiana. CNN – The Silk Road: Past Present Future Come evidenziato durante la puntata, in molte parti d’Italia oggi sono tornate le condizioni ambientali ottimali per la ripresa del processo produttivo della seta e molte imprese del settore tessile hanno già dimostrato il loro interesse a questa rinascita. Una rinascita che trova un esempio concreto e tangibile nel progetto “La Via Etica della Seta”: a Nove nell’azienda orafa D’orica è …
Dal 5 al 7 marzo torna il tradizionale appuntamento a Godega di Sant’Urbano con La millenaria Antica fiera agricola e la mostra internazionale dell’Asino. In anteprima, si è tenuto lo scorso 26 febbraio, all’interno dell’ente fieristico, il convegno “La Via Veneta della Seta”. Si è discusso della ripartenza della filiera serica in Veneto insieme a un’affluente platea di allevatori, agricoltori, imprenditori e vari addetti ai lavori, oltre ai media. Tra i relatori anche alcuni “Serici”, partner del progetto Seta Etica 100% Italiana. Durante l’incontro sono stati affrontati a 360° i fattori che hanno permesso, con successo, il riavvio della gelsibachicoltura in Italia. I partecipanti, interessati a vario titolo all’utilizzo della seta anche in settori innovativi, ha manifestato l’intenzione di voler approfondire le opportunità di sviluppo derivate dal know-how del progetto “La Via Etica della Seta”. Per ulteriori approfondimenti: > Seta Etica 100% italiana, certificata e controllata > La filiera della Seta Etica PROGRAMMA Convegno “La Via Veneta della Seta” 26/02/2016 Godega di Sant’Urbano (TV) ore 20,30 – Introduzione (Alessandro Bonet – Sindaco Comune …
di Alessandro Zaltron Luisa ha 73 anni e le mani di una che ha lavorato tanto. Luisa Pituello è una delle ultime filandiere italiane e forse anche d’Europa. Ha iniziato a 14 anni nella storica filanda di Bertiolo, provincia di Udine, e sempre lì ha smesso di occuparsi della seta nel 1971, anno in cui l’opificio ha chiuso definitivamente. Quando le hanno detto, chiedendoglielo più volte per convincerla, che era richiesta come “insegnante di seta”, la sua prima risposta è stata «no». Troppo il tempo passato. Paura di sbagliare, addirittura, e Luisa lo confessa con l’umiltà di chi sa che lavorare bene non autorizza a insegnare. Ma alla fine ha acconsentito, più che altro per curiosità. Alla vigilia della partenza per Nove, tutta la notte ha lavorato in filanda. Ha provato le macchine e rivissuto la sua carriera. In sogno: un turno di notte onirico. Luisa arriva alla sede di D’orica perché qui si trova l’ultima filanda dell’Occidente, una Nissan del 1971 acquistata dalla ditta orafa inizialmente per produrre seta autoctona con cui confezionare una …
Esce oggi, con le sei testate del Gruppo Espresso “il mattino di Padova”, “la tribuna di Treviso”, “la nuova di Venezia e Mestre”, “Corriere delle Alpi”, “Messaggero Veneto” di Udine e Pordenone e “Il Piccolo” di Trieste l’interessante inserto Nordest Economia che parla anche della ripartenza della filiera serica in Veneto, citando il progetto “La Rinascita della Via della Seta”. Pur con alcune imprecisioni, come ad esempio i “numeri” della seta di D’orica, i dettagli tecnici sulla seta cinese, l’utilizzo della dieta artificiale per i bachi e l’assenza di una delle Cooperative che fanno parte di questa rete di imprese che ha ricostruito e riorganizzato la filiera produttiva della seta dopo circa 50 anni (Cantiere della Provvidenza, n.d.R.), ci fa molto piacere che si parli delle opportunità che questa rinascita può portare nel territorio, quindi… Buona lettura!
La seta italiana può essere la chiave per un nuovo Rinascimento Veneto e nazionale: questo è il messaggio che ConvivioItalia ha voluto fortemente trasmettere il 27 Gennaio scorso durante il convegno “Dal bozzolo al business territoriale: il passato suggerisce il futuro della nuova impresa”, tenutosi a Marostica (VI) a Palazzo del Doglione. Questo evento nasce ispirandosi a ciò che sta accadendo nel vicino comune di Nove, dove si sta avverando un sogno: riportare il cuore della via della seta nella nostra Regione. Roberto Xausa, presidente di Fondazione Banca Popolare di Marostica, avvia con questo convegno l’azione di divulgazione e promozione di eventi culturali che la fondazione, costituitati di recente e sostenuta da VolksBank, intende affrontare come segno di attenzione e continuità nel rapporto con il proprio territorio. Dopo aver sottolineato l’importanza delle sinergie e dei successi che possono nascere quando si incontrano Cultura ed Impresa, il presidente di ConvivioItalia Michelangelo Muraro ha passato la parola a Mario Bagnara, presidente de “LaVigna“, storica biblioteca apprezzata a livello internazionale, fondata negli anni ’50, che conta circa 50.000 …