Cresce la domanda di seta 100% Made in Italy
Diventa sempre più forte l’intesa tra gelsibachicoltori e aziende che da tempo si stanno dedicando al ripristino di una filiera serica di qualità, etica e sostenibile, uniti dall’interesse per bozzoli di seta italiani tracciati e certificati.
Visione d’insieme, perseveranza e obiettivi condivisi sono le principali caratteristiche di questo intenso lavoro di squadra. A fronte di un accordo pluriennale per l’acquisto di tutti i bozzoli che saranno disponibili e dell’indispensabile supporto tecnico-scientifico dei Ricercatori specializzati del CREA-AA Agricoltura e Ambiente, laboratorio di Padova (ex CREA-API Unità di Ricerca per l’Apicoltura e la Bachicoltura) coordinati dalla Dott.ssa Silvia Cappellozza, anche nel 2018 sarà infatti possibile incentivare il lavoro dei gelsibachicoltori veneti impegnati negli allevamenti di primavera.
Ad essersi impegnata in prima linea per la ripartenza e la riorganizzazione di questo processo produttivo è stata l’azienda orafa D’orica che, insieme ad alcuni partner, nel 2014 ha riattivato la filiera serica italiana con l’obiettivo di produrre un filato di altissima qualità, da utilizzare per i propri manufatti artigianali. Oggi, a fronte di importanti investimenti ed il ripristino di macchinari, attrezzature e competenze uniche in Europa, D’orica sta sviluppando con questa materia prima una serie di prodotti d’eccellenza, destinati ai mercati del lusso. Da quest’anno, tra le aziende utilizzatrici della pura seta italiana (realizzata secondo alti standard di qualità e solidi principi etici) spicca anche la presenza di Leonardino Srl, start-up innovativa che si occupa di Ricerca e Sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie, realizzando anche dispositivi medici a base di seta.
Continua quindi lo sviluppo di questa filiera che, dal baco al filato, vede coinvolte delle realtà esperte in diversi campi, dall’agricoltura all’artigianato, dal mondo del fashion alle nuove tecnologie innovative, che stanno investendo tempo e risorse per affinare le tecniche di produzione nel rispetto di un disciplinare etico (che diventerà anche biologico), per garantire a questa seta un valore aggiunto riconosciuto a livello internazionale, tale da essere destinata a nicchie di mercato che ricercano l’esclusività e richiedono la massima tracciabilità.
Per la parte “agricola” della produzione serica, sono in prima linea gli allevatori di Bachicoltura Setica, la prima rete d’imprese agricole italiane che con grande dedizione stanno riorganizzando e riattivando questa filiera, che parte dalla produzione della materia prima.
Per informazioni generali su allevamenti e bachi da seta, si consiglia di consultare l’area FAQ.
Per ulteriori approfondimenti: info@setaetica.it