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Inaugurazione Museo dell’Industria Bacologica “Domenico Marson”

Domenica 1 ottobre 2017 alle ore 15.30 è stato inaugurato il Museo dell’Industria Bacologica “Domenico Marson”, che ha sede presso il premiato Osservatorio ed Istituto Bacologico,  fondato nel 1882 dal chimico Domenico Marson, in Piazza Fratelli Cairoli a Vittorio Veneto (TV).

Il Museo Bacologico Marson è un Museo privato, che vuole dare testimonianza di quell’attività scientifica che sorse nella seconda metà del XIX secolo per risolvere la calamità causata dal dilagare di una malattia del baco da seta che azzerò la bachicoltura in tutta Europa.
Un luogo che sa raccontare il ruolo fondamentale che la gente ed il territorio di Vittorio Veneto ebbero nella storia dell’evoluzione della filiera serica in Italia.

Dopo i saluti delle Autorità, sono intervenuti:

LE FOTO DELL’EVENTO


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Il Museo dell’Industria Bacologica “Domenico Marson”

Nel Settecento e nella prima metà dell’Ottocento nella penisola italiana, nel Midì francese e nelle regioni meridionali dell’Impero Austriaco, la filiera serica aveva un’importanza economica enorme. La penisola italiana era stimata il secondo produttore mondiale di filo di seta dopo la Cina; il Regno Lombardo Veneto e il Regno di Sardegna avevano la seta quale primo prodotto di esportazione.

[…] All’inizio della seconda metà del diciannovesimo secolo a causa del repentino diffondersi della pebrina, malattia del baco da seta peraltro da tempo immemorabile ben nota, si verificò in Europa l’improvviso crollo della produzione bozzoli che comportò conseguenze catastrofiche per l’economia. L’epidemia pertanto divenne un problema di Stato.

Louis Pasteur, nel 1865, venne incaricato dal Governo francese di affrontare il problema e, dopo cinque anni di studi ed esperimenti, approntò un metodo profilattico che fu alla base della rinascita della bachicoltura.

[…] La nascita degli Istituti Bacologici, a seguito dell’adozione del metodo Pasteur, costituisce un punto di evidente singolarità nella curva evolutiva della Filiera Serica. […] La poderosa ricerca scientifica ebbe risvolti sorprendenti e straordinari. Infatti la produzione bozzoli in breve tempo recuperò i tradizionali valori che la caratterizzavano antecedenti il dilagare dell’epidemia superandoli abbondantemente. L’Italia divenne il paese primo produttore di seta d’Europa ed uno dei maggiori produttori a livello mondiale, venendo ad occupare il terzo posto dopo il Giappone e la Cina.

Vittorio Veneto divenne il Centro di produzione del seme bachi più importante a livello nazionale, dopo Ascoli Piceno.

L’Osservatorio ed Istituto Bacologico Marson, successivamente chiamato Stabilimento Bacologico, venne fondato nel 1882 da Domenico Marson (1854-1930) che ebbe un ruolo di particolare rilievo nel perfezionamento e nello sviluppo dell’industria bacologica nazionale.

L’importanza del ruolo di Domenico Marson è documentata anche dal riconoscimento che il Ministero dell’Agricoltura della Repubblica Francese gli attribuì il 14 settembre 1926.  Il 25 settembre 1926 la testata giornalistica “Lo sviluppo” di Milano riportò così la notizia:

«Una delle più ragguardevoli personalità della vita industriale veneta, il prof. Domenico Marson, fondatore dello Stabilimento Bacologico Fratelli Marson di Vittorio Veneto, e Presidente dell’Associazione Veneta Confezionatori Seme-Bachi, è stato nei giorni scorsi insignito dal Ministero dell’Agricoltura della Repubblica Francese della Croce di cavaliere del merito agricolo per i noti, interessanti studi nel campo serico-bacologico.
Non soltanto Vittorio Veneto, ma anche tutto il Veneto, dove l’egregio uomo gode infatti una larga e ben meritata stima, l’annuncio della distinzione conferitagli è stata appresa con  generale  soddisfazione.
[…] L’alta distinzione non ha bisogno di commenti poiché le benemerenze che il prof. Marson si è acquistato nel campo dell’industria, sono così numerose e conosciute, che qualsiasi onorificenza aggiunge lustro a un nome che il lavoro e lo studio hanno da tempo nobilitato».

immagini_museo_storicheNel 1935, a seguito dei dissidi economici internazionali che penalizzarono in maniera assai grave il nostro Paese, il prezzo della seta greggia crollò, determinando una crisi che colpì l’intera filiera serica e in particolare l’industria di produzione del seme bachi. Molti Stabilimenti Bacologici chiusero ancora prima della fine degli anni Trenta; tra questi, molti tra i più prestigiosi, tanto che l’importanza dell’industria bacologica nazionale si ridusse ad una pallida ombra di quella antecedente il primo conflitto mondiale.

A distanza di pochi decenni dalla chiusura dell’Ufficio Nazionale Seme Bachi, (così si chiamò a partire dal 1937 l’associazione di categoria dei produttori di seme bachi), è arduo trovare traccia dell’industria bacologica. Nei casi più fortunati gli ex Stabilimenti avevano subito trasformazioni radicali così da risultare del tutto irriconoscibili; nella maggior parte dei casi furono demoliti fin dalle fondamenta, nella loro quasi totalità.

Lo Stabilimento Bacologico Marson è rimasto intatto nel corpo principale e conserva gran parte dei macchinari e delle strumentazioni di un tempo. Il complesso è stato dichiarato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “di interesse particolarmente importante” e quindi sottoposto a tutela da parte della competente Soprintendenza.

fonte: www.industriabacologica.it 


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